ART SCIENCE MUSEUM: SCIENZA E ARTE SI INCONTRANO A SINGAPORE

ART SCIENCE MUSEUM: SCIENZA E ARTE SI INCONTRANO A SINGAPORE

All’Art Science Museum di Singapore, dal 2011 è possibile esplorare un mondo dove scienza, tecnologia e cultura si uniscono per dare vita a nuove forme d’arte sorprendenti.

Il museo ospita manifestazioni culturali che si snodano attraverso tematiche attuali e temi futuri, in rappresentazioni fatte di immagini, video, progetti che suggeriscono non solo quali saranno le diverse vite della tecnologia negli anni a venire ma anche i diversi sistemi per fronteggiare le problematiche attuali attraverso di esse.

Con ventuno spazi espositivi e i suoi circa 6000 metri quadrati, l’edificio visionario dell’Art Science Museum, progettato dall’architetto Moshe Safdie e ispirato al loto, si pone anche come modello di sostenibilità. Battezzato dal presidente di Las Vegas Corp. “The Welcoming Hand of Singapore”, la sagomatura del tetto composta da dieci petali (denominati “dita”) è studiata per raccogliere l’acqua piovana che si riversa nella piscina al piano più basso, dove viene raccolta e riciclata per essere riutilizzata nell’alimentazione di tutto il sistema idraulico della struttura; ogni petalo del fiore di loto, per altro, presenta un lucernario pensato per illuminare con luce naturale gli spazi delle mostre della galleria.

L’Art Science Museum predilige le mostre itineranti temporanee, pensate per dare spazio all’evoluzione, alla novità e alla contemporaneità, concentrandosi su aspetti particolari della scienza, come la fisica delle particelle, la biologia marina e la paleontologia unite nell’espressione dell’arte. Tuttavia tre sale sono state riservate per l’unica mostra permanente, Future World.

Future World: Where Art Meets Science

I visitatori possono immergersi in un dinamico universo digitale di 1.500 metri quadrati di installazioni artistiche interattive che ruotano attorno ai temi della Natura, della Città, del Parco e della Scienza. La mostra permanente attira ogni anno folle di persone provenienti da diverse parti del mondo e si snoda attraverso tre parti, nelle tre differenti sale che la ospitano:

  • Galleria espositiva numero 1Curiosity: la galleria è progettata allo scopo di motivare i visitatori a interrogarsi su ciò che li circonda, per riflettere su quelli che sono i processi di creazione dell’arte e della scienza. Ci si può chiedere se arte e scienza siano poi tanto lontane tra loro, per giungere a comprendere il messaggio fondamentale che “la curiosità è il vero motore capace di muovere entrambe le discipline”;
  • Galleria espositiva numero 2Inspiration: la seconda galleria pone il focus sulle opere d’arte e scienza che hanno cambiato il mondo, come la macchina volante di Leonardo Da Vinci, le lanterne di carta galleggianti di Kongming, un modello molecolare di buckminsterfullerene, la molecola (nella quale due pentagoni non condividono un lato) scoperta nel 1985 e chiamata così in onore di Richard Buckminster Fuller, un’antica pergamena cinese e un pesce robotico ad alta tecnologia;
  • Galleria espositiva numero 3Expression: questo terzo spazio è dedicato alle conquiste che arte e tecnologia hanno garantito agli uomini nella storia ed è caratterizzato da una serie di presentazioni multimediali che vanno dai processi creativi, alla robotica, l’architettura e la nanotecnologia.

Mostre itineranti

Le mostre itineranti occupano la gran parte dello spazio espositivo e vengono realizzate grazie anche alle collaborazioni che l’Art Science Museum coltiva nel mondo con altri importanti musei, come il British Museum di Londra, l’American Museum of Natural History di New York e il Mori Art Museum di Tokyo.

Laboratori e visite guidate

L’Art Science Museum offre al suo pubblico workshop, in linea con i temi delle mostre itineranti, e visite guidate che si svolgono regolarmente nei fine settimana. L’Art Science Museum fonde meravigliosamente arte e scienza per raccontare storie affascinanti, ospitando una line-up in continua evoluzione di importanti mostre itineranti internazionali: la visionarietà e la possibilità di immergersi nelle novità che arte e scienza garantiscono, permette un’esperienza immersiva, capace di toccare nel profondo i visitatori e di suscitare in loro quelle che sono le emozioni profonde della scoperta e della creazione, ovvero la curiosità, l’ispirazione e la ricerca costante. 

SALMAN SHAHID E LA SUA AI ART CON WOMBO DREAM

SALMAN SHAHID E LA SUA AI ART CON WOMBO DREAM

L’intelligenza artificiale sogna pecore elettriche? Sì, se glielo diciamo.

Queste pecore sono state create da Dream , un’app di WOMBO che utilizza l’intelligenza artificiale (AI) per generare intricate opere d’arte. L’utente inserisce semplicemente un prompt (o sceglie dai suggerimenti di Dream, come “Futuristic City”, “Crawling Brains” o “Diamond Trees”) e seleziona uno stile artistico, come Dali, Fantasy, Ukiyo-e o Steampunk. Quindi, guardano in tempo reale mentre Dream crea un’opera d’arte basata su questi input. Gli utenti sono così entusiasti delle loro creazioni che sono nate comunità vivaci sui social media e Discord, dove condividono con entusiasmo i loro “sogni”.

“Sono un grande fan dell’arte rinascimentale italiana” – ha dichiarato Salman Shahid, che si definisce ingegnere dei sogni“e penso che la prima volta che ho visto The School of Athens , ne sono rimasto ipnotizzato. Ho chiesto a WOMBO Dream che aspetto avesse The School of Athens nello stile Synth Wave. È stato piuttosto interessante”.

Da quando è entrato a far parte del team di WOMBO, Shahid ha lavorato sui modelli di apprendimento automatico di entrambe le applicazioni di WOMBO: Dream, pubblicato alla fine del 2021, e la prima app dell’azienda, WOMBO, che anima la foto di un utente per sincronizzare una canzone a sua scelta . Il team comprende designer di applicazioni, creatori di contenuti, product manager, ingegneri di app mobili e web e ingegneri di intelligenza artificiale, come Shahid.

“Apprezziamo davvero la democratizzazione della creatività utilizzando l’intelligenza artificiale”, afferma Shahid. “Lavoriamo per astrarre la complessità e portare modelli di intelligenza artificiale davvero interessanti a milioni di utenti in tutto il mondo”.

L’algoritmo Dream utilizza un approccio guidato da CLIP, una rete neurale open source (un algoritmo disponibile gratuitamente che apprende i modelli nei dati) del laboratorio di ricerca OpenAI. La rete è addestrata sugli abbinamenti immagine-didascalia trovati su Internet e può valutare quanto bene le didascalie fornite dagli utenti siano pertinenti alle immagini.

Per generare le sue opere d’arte, il modello Dream parte da un vettore generato casualmente, una rappresentazione matematica di un’immagine. Ogni voce nel vettore corrisponde a un minuscolo dettaglio dell’immagine. Alcuni potrebbero corrispondere al colore, altri alla forma, altri a significati più astratti. Spesso, il vettore casuale corrisponde prima a un blob grigio di pixel. L’algoritmo utilizza quindi CLIP per accertare quanto bene l’immagine vettoriale corrente corrisponda al prompt dell’utente e migliora la corrispondenza su diverse iterazioni. L’utente osserva l’algoritmo condurre questo processo in tempo reale; l’app crea più immagini prima che appaia il prodotto finale. La casualità del processo significa che Dream non produce mai la stessa opera d’arte due volte.

“L’applicazione si chiama Dream perché abbiamo scoperto che era un’interpretazione giocosa di come crediamo siano i sogni dell’IA…. la rappresentazione interna non è qualcosa che guidiamo specificamente, dove diciamo che un attributo dovrebbe riferirsi a una cosa specifica. È solo qualcosa che il modello impara durante il suo periodo di addestramento…. Il vettore stesso non è leggibile dall’uomo in alcun senso”.

WOMBO Dream si è recentemente ampliato per offrire supporto multilingue. Il suo modello ora può ricevere suggerimenti in una vasta gamma di lingue, tra cui giapponese, hindi e indonesiano. Oltre a offrire più lingue, l’app offrirà presto funzionalità social, come la possibilità di vedere e mettere “mi piace” ai sogni di altri utenti se scelgono di condividerli. Il team sta anche sperimentando animazioni 3D di sogni in modo che gli utenti possano attraversare i sogni che creano nella realtà virtuale.